L'amministrazione Obama ha in progetto una legge per rendere più facili i controlli e le intercettazioni su Internet, estendendo la normativa che già interessa le conversazioni telefoniche. La notizia è stata diffusa dal
New York Times. Le nuove regole sarebbero necessarie per combattere il terrorismo e la criminalità più in generale, che oggi utilizzano sempre di più la rete come strumento comunicazione.
In particolare, sarebbe nel mirino tutto il flusso di informazione che viene veicolato attraverso BlackBerry, Skype e Facebook. La proposta, che dovrebbe essere sottoposta al Congresso il prossimo anno, si dovrebbe basare su un sistema di decriptazione per i servizi di comunicazione che permettono lo scambio di messaggi criptati, sull'installazione di strumenti per intercettare i fornitori esterni che operano negli USA e con sviluppo di programmi per intercettare le comunicazioni peer-to-peer.
La questione, ovviamente coinvolge pesantemente la privacy. James Dempsey, vice presidente del Center for Democracy and Technology, parla di una proposta che mette in discussione "gli elementi fondamentali della rivoluzione di Internet, compresa la struttura decentralizzata della Rete".
Per Dempsey si tratta di far tornare indietro Internet e servirsene allo stesso modo in cui ci si serviva dei telefoni.
Per l'Fbi queste nuove tecnologie non limiteranno la privacy: "Stiamo parlando sempre di intercettazioni legalmente autorizzate", assicura Valerie Caproni, consigliere dell'agenzia. "Non parliamo di espandere la nostra autorità. Parliamo di preservare la possibilità di mantenere la nostra autorità per proteggere la sicurezza collettiva".